Cittadine minori
L’Islanda è un paese relativamente piccolo e un terzo della popolazione abita nella capitale Reykjavík.
I restanti abitanti sono “sparsi” nei restanti paesi disseminati per lo più lungo la costa.
Akureyri
Chiamata anche la capitale del nord, Akureyri con i suoi 18.000 abitanti è la seconda città d’Islanda. Situata a nord dell’isola è una cittadina tranquilla adagiata sulla costa del fiordo di Eyjafjörður. Per raggiungerla è sufficiente seguire la Ring Road, se partiamo da Reykjavik dobbiamo seguire in senso orario della strada.
Da vedere il centro del paese, la parte storica, con case in legno e lamiera tipiche del luogo e merita sicuramente una visita la particolare chiesa le cui vetrate colorate raccontano alcune scene e storie tratte dalla storia cristiana del Paese.
La cittadina può essere un buon punto di partenza per alcune escursoni nei dintorni: troviamo la cascata Godafoss (35 Km), detta anche cascata degli dei che si trova proprio lungo la Ring Road. Da Akureyri è inoltre possibile partire con alcune crociere per vedere le balene.
A nord del fiordo Eyjafjörður, isolata e raggiungibile solamente da Akureyri tramite brevi voli o gite in barca, troviamo l’isola di Grimsey. Qui troviamo paesaggi incontaminati di una bellezza eccezionale con fauna e flora tipica dell’artico. Un paradiso naturalistico.
A 70 chilometri dalla città invece troviamo il lago Mývatn che propone paesaggi incantevoli e straordinari in una meravigliosa riserva naturale. Nell’immediate vicinanze è possibile visitare uno dei siti geotermici più importanti dell’islanda Hverir e il vulcano Krafla.
User:Roman Z (GFDL or GPL), via Wikimedia Commons
Húsavík
Húsavík è una cittadina di 2000 abitanti affacciata sulla baia di Skjálfandi, con le tipiche case dai colori vivaci. È una delle capitali mondiali per il whale watching, infatti la zona è molto popolata dai grandi mammiferi marini.
Ad Husavík si trovano anche alcuni musei interessanti tra cui il Museo delle balene, che racconta la storia dell’industria baleniera e il museo delle esplorazioni. Altre attrazione a cui dare uno sguardo sono la chiesa, Husavikurkirkja, e il faro posto a nord della città.
Ad una cinquantina di chilometri troviamo il lago Mývatn che propone paesaggi incantevoli e straordinari in una meravigliosa riserva naturale. Nell’immediate vicinanze è possibile visitare uno dei siti geotermici più importanti dell’islanda Hverir e il vulcano Krafla.
Chris 73 / Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Höfn
Höfn è una cittadina situata nel sud dell’Islanda, molto piccola, ma che sembrerà una metropoli dopo aver percorso i paesaggi desertici circostanti. Il paesino non offre molto se non una zona di sosta per i viaggiatori che la utilizzano come tappa intermedia o per chi sta visitando i luoghi limitrofi.
È comunque carina e si affaccia sul mare, dal paese nelle giornate serene si può ammirare il Vatnajokkul.
Alexander Grebenkov, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons
Vík í Mýrdal
Vík í Mýrdal è un’altra cittadina di piccole dimensioni, appena 300 abitanti, è la più meridionale dell’Isola. Piccola, ma molto trafficata dai turisti, i quali la scelgono spesso come tappa intermedia, anche se è ritenuta la citta più piovosa.
Anche se di piccolissime dimensioni, Vík í Mýrdal offre ai visitatori alcuni spunti interessanti, a partire dal museo locale che ospita una mostra sulla pesca e sul vulcano Katla che si impone sulla città. Altra bella cosa da vedere è la chiesa del paese, Vikurkirkja.
Ma è sul mare che i visitatori passano più il loro tempo, dove si trova la spettacolare spiaggia di Reynisfjara. La spiaggia è considerata una delle più bellle al mondo, fatta si sabbia nera e affacciata sui faraglioni di Reynisdrangan, massicci di basalto che la leggenda vuole siano troll pietrificati. Questa zona è pure l’habitat naturale delle bellissime pulcinella di mare.
Nei dintorni del paese è possibile fare delle escursioni guidate, o se si è abbastanza esperti anche da soli, sul vulcano Katla e il ghiacciaio Myrdalsjokull
Nihcolas Babaian, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons